Chiesa di San Rocco
Ultima modifica 8 novembre 2022
Indirizzo Via Comunia
La cappella di San Rocco sorge in regione Braja ad un passo dal paese, la sua storia è ricca di vicissitudini.
Nella visita pastorale del 1754 si legge di una cappella sub titolo at Santi Rochi amministrata dalla confraternita del Corpus Domini usata solamente nel giorno della sua festa e di semplice struttura e sprovvista di tutte le suppellettili che necessitano per le funzioni.
Successivamente nel 1838 il Vescovo Luigi Moreno visitò la cappella e ne constatò il degrado e minacciò di chiuderla al culto se non si fosse provveduto alle riparazioni necessarie a renderla decorosa per le funzioni.
Così il prevosto Don Francesco Giachetti nel 1846 la fece riedificare con l’aiuto dell’amministrazione comunale; nell’ archivio parrocchiale si trova il documento originale dell’apposizione della prima pietra che riportiamo IN ALLEGATO.
La cappella ultimata si rivelò un vero gioiello ottocentesco a croce greca con navata centrale per i fedeli, presbiterio con l’altare e Pala di San Rocco rifatta nel 1924 dal Prof. Mosca; successivamente arrivò anche la statua con apposita nicchia di custodia. Dalle numerose visite pastorali è definita incompiuta, difatti non è affrescata, ma la grande cupola le da tutta la bellezza di cui ha bisogno. La chiesa è sprovvista di sacrestia, ha un bel porticato d’ingresso, ha un coro orchestra lignea sopra l’ingresso. All’esterno si può ancora intravedere il segno della porta d’ingresso con la buca per le offerte della vecchia cappella.
Facciamo un salto in avanti nel tempo arrivando all’epoca del secondo conflitto mondiale. In quel periodo il parroco Don Ribotto affittò la cappella alle imprese della Fiat di Gravellino per ospitare gli operai impiegati nella produzione bellica. Nel 1971 Don Curtetto faceva un sondaggio tra la popolazione se chiuderla al culto o restaurarla. Dopo svariati anni e laboriosi interventi, i risanamenti terminarono negli anni ’80, ma con il passare degli anni si ripresentarono le infiltrazioni dal tetto arrecando danni alla volta, così nel 2012 venne rifatto completamente il tetto grazie all’intervento di pia persona, i restauri definitivi furono ultimati due anni fa con il restauro dell’altare e dell’interno della cappella.
San Rocco veniva implorato contro le malattie specialmente le pestilenze. La tradizione della festa col passare degli anni è molto cambiata; un tempo essa, anche se durava solo una giornata, era organizzata dalla confraternita del Corpus Domini che eleggeva un Priore ogni due anni che aveva il compito di amministrare i proventi della cappella. La festa aveva il seguente programma: messa solenne del mattino, vespri e benedizione degli animali nel pomeriggio cui seguiva l’incanto sotto il tendone mentre intorno alla fontana avveniva la distribuzione di bevande e ghiacciate. Al termine dei festeggiamenti partiva la processione di rientro in Chiesa Parrocchiale e tutta la festa veniva accompagnata dalla Banda Musicale. Ora la festa si limita alla messa del mattino con l’incanto ed un appuntamento di preghiera nel pomeriggio.